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Riprendiamoci il monastero: detto, fatto!

di redazione web e Marco Di Mauro

Più di 150 studenti impegnati nella pulizia straordinaria e nella sistemazione delle aule studio e dei corridoi dei Benedettini. I rappresentanti: «Oltre che essere patrimonio Unesco, questo monumento è anche casa nostra ecco perché abbiamo deciso di contribuire lanciando l'iniziativa #ilmonasteroèmio»




Più di 150 studenti alle prese con la rimozione dei graffiti nell'aula studio "Ponte", di cicche di sigaretta dal Giardino dei novizi e dalla scala elicoidale e con la riorganizzazione e sistemazione di tavoli e sedie nelle aule e nei corridoi del Monastero dei Benedettini. E inoltre, con l'aiuto di alcuni Marines della base di Sigonella, altri volontari si sono occupati di sistemare i libri appartenenti alla fondazione Giarrizzo (quasi 30 mila volumi) negli appositi scaffali allestiti nella biblioteca del dipartimento di Scienze umanistiche.

L'iniziativa "Riprendiamoci il monastero - #ilmonasteroèmio" (16 dicembre 2015) è partita proprio dai rappresentanti degli studenti nei consigli di corso di laurea del dipartimento di Scienze umanistiche che li ha visti impegnati, insieme ai loro colleghi in un'operazione concreta, ma anche simbolica, di ripulitura di alcune delle strutture del Monastero. 

In video Paolo Arra, rappresentante nel consiglio del cdl in Lingue e culture europee euroamericane e orientali: «Il nostro obiettivo è quello di riprenderci il monastero e liberarlo dalla sporcizia che, spesso, anche noi studenti contribuiamo a far proliferare. Oltre che essere patrimonio Unesco, questo monumento è anche casa nostra».