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Orto Botanico, tornano le attività culturali

di Chiara Racalbuto (redazione web)

L'Università di Catania ha assegnato all'associazione Officine Culturali la gestione dell'importante giardino botanico. In programma nuove iniziative e proposte didattiche per riscoprire e valorizzare uno dei fiori all'occhiello della rete museale d'Ateneo. Sabato 13 giugno la prima visita guidata


L'Orto Botanico di Catania, uno dei beni più importanti della città, torna a offrire al pubblico il suo splendido scenario con nuove attività culturali e visite guidate, grazie a una convenzione stipulata fra l'Università di Catania e l'associazione Officine Culturali. 

Dopo aver contribuito alla rinascita di uno dei principali siti culturali catanesi, il Monastero dei Benedettini di San Nicolò l'Arena, riconsegnato al pubblico con visite guidate nelle antiche cucine e nei sotterranei, all'associazione viene ora affidato anche il meraviglioso Orto Botanico universitario, uno dei luoghi essenziali, insieme al plesso monastico benedettino, della rete museale d'Ateneo.

Sabato 13 giugno alle 10 si svolge infatti la prima visita guidata alla scoperta dei segreti e delle storie delle piante studiate e curate nel giardino scientifico dell'Università.

Monastero e Orto Botanico rinnovano, in tal modo, il loro legame iniziale: un gradito ritorno alle origini, quando i due preziosi beni culturali della città erano incarnati nella figura di Francesco Tornabene (1813-1897), professore di botanica e fondatore dell'Orto, che iniziò la sua formazione religiosa proprio nel Monastero di San Nicolò l'Arena.

L'Orto Botanico, inaugurato nel 1858 e diretto, oggi, dal dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali, si estende su una superficie di 16000 mq e vanta, nella sua struttura architettonica originaria neoclassica, importanti collezioni di palme, diverse varietà di succulente e piante spontanee siciliane, che è possibile ammirare durante tutti i mesi dell’anno. 
Il nuovo Tepidario, inoltre, ospita oltre 160 specie vegetali e riproduce l’architettura della vecchia serra che, su volontà dello stesso Tornabene, riprendeva l’arte dell’antica manodopera francese in ferro e cristalli, ricalcando il modello dell’Orto Botanico di Palermo.

Un affascinante scenario che Officine Culturali può, ora, sfruttare nel modo migliore: a partire da maggio, saranno avviate una serie di iniziative estive destinate ai turisti e ai cittadini e proposte didattiche per scuole di ogni ordine e grado, allo scopo di migliorare e diffondere la conoscenza di questo importante luogo scientifico.
Si rinforza, dunque, il connubio tra Officine Culturali e l'Università di Catania; la gestione dell'Orto Botanico consentirà, inoltre, all'associazione di offrire nuove opportunità di crescita lavorativa per i giovani laureati dell'Ateneo catanese, come già avvenuto con la creazione di nove posti di lavoro a tempo indeterminato in diversi ambiti del mondo culturale per ex studenti del Dipartimento di Scienze umanistiche.