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La sala rossa dei Benedettini e l'eredità di Nino Leonardi

di Zammù TV

Al Monastero la cerimonia di intitolazione dello spazio progettato dal geometra, protagonista, insieme con l'architetto Giancarlo De Carlo e con il preside Giuseppe Giarrizzo, del recupero e della rifunzionalizzazione dell'edificio




Antonino Leonardi, per anni responsabile dell'Ufficio tecnico dell'Università di Catania, è stato la memoria storica del Monastero dei Benedettini. Dell’edificio di piazza Dante il geometra Leonardi - scomparso nel novembre 2016 - conosceva ogni segreto e se oggi il Monastero è uno spazio fruibile da tutti i cittadini, non solo studenti universitari, lo si deve soprattutto al suo trentennale lavoro, insieme con l’architetto Giancarlo De Carlo e il preside dell’allora facoltà di Lettere Giuseppe Giarrizzo.

La parte conclusiva del lavoro di recupero portato avanti da Leonardi e De Carlo è stata proprio la ristrutturazione dello spazio sottostante l’antirefettorio, le antiche cucine (il cosiddetto “ventre” del Monastero) realizzate dal Vaccarini, dove oggi ha sede il Museo della Fabbrica. Non è casuale la scelta di intitolare a Leonardi proprio questa sala: lui stesso disegnò e progettò il caratteristico solaio di colore rosso, che funge da copertura della sala e da pavimentazione dell’antirefettorio e che rappresenta uno dei simboli del progetto di recupero.

Nel video di Zammù Tv le interviste - realizzate durante la cerimonia di intitolazione che si è tenuta lo scorso 1° settembre - al direttore del Disum Maria Caterina Paino, alla compagna del geometra, la prof.ssa Emma Baeri, al figlio Daniele, all'assessore del Comune di Catania Orazio Licandro, alla responsabile scientifica del Museo della fabbrica Federica Maria Chiara Santagati e al presidente di Officine Culturali Francesco Mannino.