AntropologiaArcheologia / ArteBiotechChimicaDirittoEconomiaFilologiaFilosofiaFisica e AstronomiaInformaticaIngegneria / ArchitetturaLatinoLetteraturaLinguisticaManagementMatematicaMusicologiaPedagogiaPsicologiaScienze agrarieScienze ambientaliScienze biologicheScienze del farmacoScienze della TerraScienze e tecnologie alimentariScienze medicheScienze naturaliScienze politicheSociologiaStoriaStoria del cinema

Auschwitz, a che serve ricordare?

Terza parte dell'incontro sul saggio scritto da Bruno Maida "La Shoah dei bambini. La persecuzione dell'infanzia ebraica in Italia, 1938-1945" (Einaudi). Un nuovo punto di vista, quello dei bambini italiani, sulle leggi razziali e la guerra tra il 1938 e il 1945 da cui si nasce una nuova analisi.




"Cosa ci aspettiamo dai ragazzi che vanno a visitare Auschwitz? Non un senso di colpa facilmente rimovibile confermando la nostra certezza di stare dalla parte dei buoni, bensì l'etica della responsabilità che non è mai collettiva, ma sempre individuale. La memoria serve se riguarda il presente contribuendo a costruire la tua cittadinanza".

Un frammento della conversazione degli allievi della Scuola superiore di Catania con Bruno Maida, docente di Storia contemporanea all'università di Torino e autore del saggio 'La Shoah dei bambini. La persecuzione dell'infanzia ebraica in Italia (1938-1945)', Einaudi, 2013.

Università degli Studi di Catania, 27 gennaio 2014.


Vedi anche