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Ragusa FestiWall fa il bis al quartiere Selvaggio

Agostino Iacurci, Hyuro, Sat One, Fintan Magee e Evoca1 sono i cinque fra i maggiori rappresentanti dell'arte murale internazionale che dal 6 al 18 settembre prenderanno parte alla seconda edizione del festival di street art. In programma al quartiere Selvaggio anche mostre e concerti

Sono attesi a Ragusa cinque fra i maggiori rappresentanti dell'arte murale internazionale. Prenderanno parte alla seconda edizione di FestiWall, che quest'anno durerà due settimane (dal 6 al 18 settembre), Agostino Iacurci, unico italiano del gruppo, dallo stile geometrico e inconfondibile; la spagnola Hyuro con le sue opere di forte impegno sociale; il tedesco Sat One, voce autorevole del "Graffuturismo europeo"; l'onirico australiano Fintan Magee, capace di fondere sogno e realtà; e infine, per la prima volta in Italia, Evoca1, uno dei massimi esponenti del figurativo iperrealista.

Dove? 

Novità anche nella scelta del quartiere ospitante, che per quest'anno è il "Selvaggio", zona periferica della città, densamente popolata e ad alta concentrazione di edilizia popolare. Saranno infatti proprio le grandi facciate degli edifici popolari a trasformarsi in tele da museo sotto le sapienti mani degli artisti. Il quartiere, denominato comunemente “Selvaggio” è una area che ospita diverse strutture sportive della città ma dove ancora è forte la frattura generata dall’edilizia popolare. L’area è stata interessata negli Anni 80 da una speculazione che ha disegnato un discutibile scenario urbano costellato da grandi edifici residenziali. La cosiddetta E. R. P. (Edilizia Residenziale Pubblica) è stata per anni sinonimo di “degrado urbano” ed esempio di periferia poco utilizzata negli eventi della città. Una scelta di campo politica, da parte di FestiWall, che conferma l'attenzione che l'evento ha per l'analisi della storia urbana della città. 

Spazio all'arte in tutte le sue forme e a tutti i suoi livelli, con il doppio binario dei tre workshop aperti al pubblico e dell'open call Dis/fare rete per artisti, chiamati a concorrere per giocare un ruolo nella realizzazione di un muro collettivo. Novità anche nell'allestimento, che quest'anno si svolgerà in un quartier generale collocato nel quartiere: un "bene comune" ancora non assegnato che l'associazione Pandora, promotrice dell'evento, vuole rivitalizzare per farlo conoscere alla cittadinanza. Un edificio comunale che presterà la facciata esterna all'arte e quella interna alla socialità attraverso mostre e concerti. Tra gli altri appuntamenti quello con "La scelta errata", la mostra che il milanese Johnny Cobalto dedica ai vizi capitali, e il concerto Same Brushes, che il jazzista Gianni Gebbia terrà il 15 e il concerto-evento di Stokka & MadBuddy gruppo storico dell'hip hop italiano previsto venerdì 16 settembre. Chiusura in grande con il closing event affidato a Sound Butik, il 17 settembre (qui il programma).

Gli artisti

Agostino Iacurci (Italia). Artista italiano multidisciplinare, le sue opere hanno uno stile inconfondibile e riconoscibile al primo sguardo: monumentali personaggi dalla gamma di colori armonici con uno stile essenziale, giocano con l’alternanza tra il vuoto e il pieno, tra apparizione e scomparsa. Agostino Iacurci sperimenta la sua personale idea di street art rielaborandola continuamente su nuovi supporti artistici. I suoi murales sono storie di vita quotidiana dentro cui immergersi, riscoprendo il potere narrativo delle immagini statiche nel dinamismo del moderno contesto urbano.

Evoca1 (Stati Uniti). Di origini dominicane, Evoca1 ha consolidato uno stile che si potrebbe riferire alla grande tradizione della pittura iperrealistica. I soggetti rappresentati sono fortemente radicati nel luogo dove le opere vengono realizzate e generalmente provocano nello spettatore un’intima malinconia mitigata da una figura animale che apre ad un senso di speranza. Impegnato nel sociale, le sue opere sono riflesso di una spiccata sensibilità per l’umanità tout court espressi attraverso l’utilizzo di toni profondi e l’alternanza fra la cura estrema del dettaglio e il segno appena abbozzato.

Fintan Magee (Australia). Il lavoro di Fintan Magee è incentrato su suggestioni legate a soggetti favolistici. I suoi ritratti, per lo più personaggi, sono come sospesi tra il sogno e la realtà. Dopo aver iniziato la sua carriera d’artista come writer per le strade di Brisbane, Magee si avvicina sempre più ai dipinti murali, con uno stile iconico che lo ha consacrato internazionalmente. Le sue opere di grandissime dimensioni, mescolano motivi surreali e figurativi e, interagendo con l’ambiente circostante, tendono a fondersi in esso.

Hyuro (Spagna). Origini argentine con base a Valencia. I temi affrontati nei suoi lavori hanno a che fare con la problematica, l’identità e l’emancipazione delle minoranze. Hyuro analizza le differenti sfaccettature sociali e le contraddizioni che accompagnano l’individuo all’interno della società moderna. Hyuro utilizza per i suoi personaggi, spesso figure femminili, una tavolozza dalle tonalità polverose, che ricordano quasi l’acquerello, ed enfatizzano questa sensazione di introspezione invitando lo spettatore a riflettere.

Sat One (Germania). Tedesco di origini venezuelane, Sat One, attivo da oltre vent’anni nel mondo dei graffiti combina gli studi da graphic designer con una personale ricerca stilistica che lo ha consacrato come uno dei massimi esponenti del Graffuturism. Nelle sue opere, l’artista decostruisce e riconfigura linee ed elementi differenti, scandendone il ritmo attraverso un marcato stile astratto dai colori particolarmente accesi, in armonia con un'accurata analisi della superficie su cui lavora.