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Il Sapere dell'Università e le Mirabilia siciliane

di redazione web e Salvo Noto

Fino al 22 dicembre è visitabile gratuitamente al Palazzo centrale la mostra sulle collezioni scientifiche universitarie promossa dal Simua




All’ingresso il visitatore viene accolto da un antico gonfalone del Siculorum Gymnasium e dagli austeri busti di Mario Rapisardi e Luigi Capuana, che ne furono insigni docenti. Varcando le altre stanze, è invece un susseguirsi di collezioni scientifiche, archeologiche, botaniche, minerali e naturalistiche, che vogliono offrire al pubblico una prima ma concreta idea di quel cospicuo patrimonio dei saperi e dei beni che sono il frutto dello svolgersi della secolare attività di ricerca, di didattica e di divulgazione dell'Ateneo catanese, il più antico della Sicilia.

S’intitola proprio così, “Il sapere dell’Università e le Mirabilia siciliane” la mostra curata dal Sistema Museale d’Ateneo (Simua) con il contributo dell'Assessorato ai Beni culturali e all'Identità Siciliana della Regione Siciliana, che è visitabile fino al prossimo 22 dicembre, dal lunedì al sabato dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 19 (esclusi festivi), nei locali al piano terra del Palazzo centrale dell’Università di Catania.

Il visitatore può trovarvi un ‘assaggio’ di tutto ciò che è esposto nelle varie strutture museali universitarie già esistenti (Monastero dei Benedettini, Orto Botanico, Museo di Zoologia e Casa delle farfalle, Villa Zingali Tetto, Torre Biologica, Città della Scienza): collezioni, raccolte, patrimonio storico-artistico, ma anche tradizioni della ricerca e ritratti e testimonianze di grandi personalità dell’Ateneo.

Ceramiche e reperti archeologici, antichi testi e documenti, come le pergamene di laurea settecentesche, crani, scheletri e reperti anatomici, antichi microscopici e strumenti di misurazione, tavole e progetti di illustri architetti siciliani, minerali, insetti, sementi rappresentative delle biodiversità siciliane, animali impagliati, e altro ancora: “In queste sale – spiega la delegata al Simua, Germana Barone, curatrice della mostra, illustrando davanti alle telecamere di Zammù Tv alcuni dei pezzi presentati dall’esibizione – è esposta solo una piccola parte di questo immenso patrimonio, che noi invitiamo ad andare a scoprire presso le altre strutture universitarie. Sin dalle fasi dell’allestimento, hanno lavorato con noi anche 90 studenti che, con entusiasmo e personalità, hanno contribuito alla  realizzazione della mostra, occupandosi inoltre delle visite guidate”.

I percorsi didattico-educativi a disposizione dei visitatori riguardano la storia dell'Ateneo (con materiali provenienti da Collezione storico-artistica, Archivio Storico, Archivio Ceramografico), la giurisprudenza e la ricerca storica (con materiali custoditi nella Collezione storico-artistica e nel Fondo storico della Biblioteca di Scienze giuridiche), il progresso nella ricerca medica e fisica (con materiali custoditi nel Museo di Biologia e Anatomia Umana "Lorenzo Bianchi" e nella Collezione di strumenti antichi della Fisica), la progettazione del territorio e la ricerca con materiali custoditi nel Museo della Rappresentazione, l’archeologia del territorio e la ricerca (con materiali custoditi nel Museo di Archeologia, nel Museo della Fabbrica del Monastero dei Benedettini, e nella Collezione archeologica del Polo regionale di Catania per i siti culturali) e, infine, l’ambiente naturale e la ricerca (con materiali che provengo dai Museo di Mineralogia, Petrografia e Vulcanologia, di Paleontologia, di Zoologia e Casa delle farfalle, dall’Orto Botanico ed Herbarium, e dalle collezioni di Strumenti di misura di Scienze della Terra, Entomologica, di Agrobiodiversità e dalla Banca del Germoplasma).