“L’opera del Mendicante”: successo al CUT

La ballad opera nella rivisitazione di Salvo Disca ha concluso la sezione della rassegna "Intersezioni" programmata al Cut. La satira sulla politica moderna e il richiamo alla città di Catania hanno stimolato l'entusiasmo del pubblico. Applauditissima la protagonista femminile Ester Ventura

Greta Privitera

L'ultima tappa universitaria del Festival di musica contemporanea Intersezioni, curato dalla Camerata Polifonica Siciliana, con la direzione artistica di Giovanni Sollima, ha visto la messa in scena dello spettacolo “L’Opera del Mendicante”.

Andata in scena mercoledì 7 dicembre al Centro Universitario Teatrale, la ballad-opera su testo di John Gay del 1727, è stata riletta da Salvo Disca, arricchita da ornamenti moderni, con la figura del "narratore" a presentare la rivisitazione al pubblico. Tra gli elementi di modernità, l’inserimento della satira sulla politica moderna, molto gradita dal pubblico, che ha applaudito durante lo spettacolo in chiaro segno di apprezzamento.

Un tocco originale il richiamo alla città di Catania: i vari luoghi etnei menzionati hanno fatto da sfondo allo spettacolo; questi elementi hanno permesso allo spettatore di sentirsi parte integrante dell’opera.

La trama de L’opera del Mendicate si presta alla presentazione di tematiche come quelle politiche, o le questioni di genere. Il triangolo amoroso tra Polly, Capitano McHeath e Lucy ne è l’esempio, in quanto il ruolo della donna è stato deriso dalle pressioni che il Capitano McHeath ha dovuto subire dalle due donne.

L’ingresso sul palco di Gianni Giunga e Diego Cannavò, rispettivamente nei ruoli di Peachum e del Capitano McHeath, è stato apprezzato dal pubblico, sia per la loro performance attoriale e musicale, sia per l’ironia dei loro personaggi. Ma colei che ha estasiato i presenti con la sua voce angelica è stata Ester Ventura, nel ruolo di Polly.

A rendere unica l’atmosfera della serata al Cut è stata quindi la musica. L’intero spettacolo è stato accompagnato dalle musiche dello Youth Music Ensemble; l’ottavo brano “Deh, pensateci” ha commosso tutti, anche per la straordinaria voce di Ester Ventura, accompagnata dalla tromba suonata da Yuri Furnari, che ha suscitato le più vivide emozioni nell’intera platea.

A chiusura dello spettacolo, è stato declamato “Chi ha più assi nella manica conduce il gioco della vita”, frase che ha sollecitato una fragorosa reazione entusiastica del pubblico.