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"La pinna di Hu", un'antica fiaba siciliana

Domenica 16 maggio alle 19 va in onda il primo radiodramma del ciclo "La Memoria delle Radici: le Radici delle Memoria", con la regia di Ezio Donato 


Dalla ricerca di una salvifica penna di pavone nasce  La pinna di hu, un'antica fiaba siciliana che si articola attraverso suoni e parole. La parola hu, forma onomatopeica presente in alcune varianti della parlata siciliana, deriva proprio dal verso dell'animale, simbolo di immortalità e cieli stellati.

Note di regia

Per questo percorso sono state scelte alcune antiche fiabe siciliane della tradizione popolare, presenti anche nella cultura letteraria di tutto il mondo, a volte semplicemente trascritte, altre volte rielaborate, comunque sempre da grandissimi narratori. Il racconto popolare La pinna di hu, trascritto col titolo L’osso che canta dai Grimm, fu "trovato" nelle campagne tedesche agli inizi dell’800 ed era presente anche nella tradizione indiana e poi contenuto ne Le mille e una notte. La storia, ripresa anche nelle Fiabe italiane di Italo Calvino narra la catarsi della triste storia di un ragazzo che uccide la sorellina per gelosia.

Ezio Donato

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Percorso "La Memoria delle Radici: le Radici delle Memoria"

Le antiche fiabe siciliane incontrano il mezzo radiofonico.  La pinna di hu è il secondo appuntamento del ciclo dedicato alla tradizione popolare siciliana fra miti, storie e leggende che diventano profonde riflessioni sulle asperità. Protagonisti del radiodramma, il regista Ezio Donato e gli attori Raffaella Bella, Gianmarco Arcadipane e Riccardo M. Tarci. A impreziosire l’ascolto della fiaba, le musiche di Gianni Amore eseguite dal vivo, alla fisarmonica dalla stesso autore e da Valeria Pane al flauto.


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