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"Le sorelle" tra conflitti, paure e speranze

di Alfio Russo

Il giovane filmmaker catanese Andrea Vallero si è aggiudicato il Modena Via Emilia Doc Fest. Nei mesi scorsi aveva conquistato il Looking China Golden Lenses Award 2019 


Dopo aver conquistato a Chongqing il Looking China Golden Lenses Award 2019 con il documentario "Jiaotongteahouse" sulla vita nella sala da tè più antica della città, il giovane filmmaker catanese Andrea Rosano Vallero si è aggiudicato il premio della giuria della decima edizione del Modena Via Emilia Doc Fest, il concorso dedicato alle scuole di cinema italiane, con il lungometraggio “Le sorelle”.

Per il giovane regista catanese un nuovo riconoscimento che premia la passione per il mondo della cinematografia nata proprio tra le aule del Monastero dei Benedettini dell’Università di Catania dove nel 2017 si è laureato in Filosofia con una tesi dal titolo "Cooperazione, intenzionalità e comunicazione nella teoria di Tomasello", relatore il professore Giovanni Camardi.

«Le sorelle è il lungometraggio con cui mi sono diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo lo scorso anno – racconta il regista Andrea Vallero -. Con questo film ho provato a raccontare i conflitti tipici del rapporto tra sorelle, di Lidia e Mariella Fallica, sorelle anche nella vita, delle loro paure e delle loro speranze di chi è ormai al tramonto della propria esistenza. Nonostante la tarda età, le due sorelle faticano a superare le idiosincrasie della loro relazione. Lidia, cinica e riservata, è malata di Parkinson. Mariela, estroversa e sempre attiva, non riesce a gestire l'apprensione nei confronti della sorella, soprattutto ora che Lidia ha deciso di curare la propria malattia con una terapia a base di cannabis. Le due sono alla ricerca di una chiave per sopravvivere a loro stesse, supportandosi e sopportandosi».

«I caratteri, gli stili di vita contrapposti e il loro modo di affrontare e concepire la vecchiaia portano spesso ad esiti tragicomici – continua il regista coadiuvato nel corso delle riprese da Maria Santagati del Lyceum Club, Marzia Grasso dell'Innerwheel club e Giovanna Cosentino del Garden Club -. Nonostante i continui fallimenti, loro due provano e riprovano ad amarsi e a starsi vicine. La loro storia ci interroga sulla possibilità di cambiare il proprio carattere e il proprio modo d'essere anche in tarda età. Le riprese sono durate un anno, all'interno del quale ho seguito le protagoniste nella loro quotidianità cercando di raccontare sia la relazione tra di loro, sia con i loro amici».

Il lungometraggio era stato presentato lo scorso luglio al Sole Luna Doc Festival di Palermo all'interno della rassegna Sicila Doc e nei giorni scorsi è stato premiato nel corso di una cerimonia online, condotta dal noto conduttore Dario Vergassola, al Modena Via Emilia Doc Fest.

Un percorso, quello di Andrea Vallero, sostenuto sin dall’inizio dai suoi colleghi dell’Università di Catania Filippo Riscica Lizzio, Francesca Righetti, Elio La Rosa, Gioele Sicali, Flavio Lo Faro, Carla Mirabella e Samuele Suma «che mi hanno supportato e consigliato durante la realizzazione dei progetti», aggiunge il regista, «oltre che da Carlo Lo Giudice, tutor di regia del mio ultimo anno al Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo».