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Carlo Sferrazza

Nato nei 90’s e cresciuto nella calda Palermo a pane, panelle e arancinE (con la E).

Alla tenera età di 8 anni compie l’errore madornale di mettere le mani su “Led Zeppelin IV” e di schiacciare play. Inizia “Stairway to heaven”. Ciao.

Tenta di suonare qualche strumento: si diletta con la tastiera e con la batteria, ma dedica maggiore attenzione alla chitarra. Ufficialmente vuole diventare il nuovo Gilmour, ufficiosamente con la chitarra si attracca meglio.

Nel 2005 scopre il magico mondo della radio ed inizia ad appassionarsi a tutto ciò che c’è dietro. Regia e autorato (che poi sta parola esiste?!) lo appassionano sempre più, al punto da fargli decidere di approfondire questa via e far sì che possa, in futuro, essere il suo lavoro.

Da qualche anno nel mondo della radio, da poco a Zammù, ma tutti dicono che sembra che sia parte del gruppo da una vita.

Erika Magistro dice di lui: «è malefico».

Sua mamma dice di lui: «è bellissimo».

Ai posteri l’ardua sentenza.


I suoi contributi


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