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Tutankhamon e i suoi misteri, Christian Greco a Unict

di redazione web e Zammù TV

Alla Scuola Superiore di Catania il direttore del Museo Egizio di Torino ha parlato di musei e archeologia a cent’anni dalla scoperta della tomba del "faraone bambino". Rivedi il suo intervento


Prendendo spunto dal centenario della scoperta della tomba di Tutankhamon, ribattezzato il "faraone bambino", in questo video il direttore del Museo Egizio di TorinoChristian Greco, illustra al pubblico intervenuto in occasione dell'incontro "La tomba di Tutankhamun - L’archeologia a cento anni dalla scoperta" (venerdì 23 settembre 2022), la sua visione dell’archeologia e il ruolo cruciale che possono avere i musei contemporanei nel nostro Paese.

Dal palco del piccolo anfiteatro di Villa San Saverio, Greco ha raccontato la vicenda dell’incredibile scoperta di Howard Carter, catturando l’attenzione del pubblico con dettagli, aneddoti e splendide immagini del faraone bambino e dei suoi presunti predecessori, secondo quanto riporta il "Canone regio", un papiro risalente al regno di Ramses II che riporta l'elenco dei sovrani dall'unificazione dell'Alto e Basso Egitto, insieme con la durata del loro regno: Amenoteph III, Akhenaton, la bellissima regina Nefertiti, tra questi. 

«Vedo cose meravigliose. Ovunque il luccichio dell'oro!» avrebbe detto l’archeologo britannico al proprio mecenate Lord Carnavon in un giorno di novembre del 1922, sbirciando dietro la parete che celava la camera funeraria della tomba denominata KV62, nella Valle dei Re a Luxor, contenente il corredo funebre più ricco e bello del mondo, oltre alla splendida maschera in oro e lapislazzuli del sarcofago reale.

Da quel momento in poi, Carter – che non fu mai considerato un egittologo in senso stretto dai suoi contemporanei – da semplice disegnatore e funzionario di Sua Maestà divenne nel giro di una notte l’archeologo più celebre della sua epoca. E Tutankhamon, faraone della 18esima dinastia scomparso appena diciottenne e fino ad allora misconosciuto dagli studiosi, si ritrovò ad essere una "superstar" del mondo antico.