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Vent'anni di Scuola Superiore: il nostro album di famiglia

di Salvo Noto e Mariano Campo

A Villa San Saverio una serata di ricordi e immagini per celebrare i primi due decenni di vita della Scuola d'eccellenza catanese




Venerdì 6 luglio, a Villa San Saverio, è stato celebrato il ventennale dell'istituzione della Scuola Superiore di Catania, una struttura di eccellenza sorta nel 1998 sul modello della Normale di Pisa, e oggi inserita nella rete nazionale delle scuole d'alta formazione.
Una serata all'insegna dei ricordi e dei progetti, arricchita da parole istituzionali e immagini - anche e soprattutto informali, di allievi, docenti, personale ma anche fotogrammi di eventi e illustri ospiti - intervallate dai brani eseguiti dall'Italian Ensemble, una formazione composta da professori d'orchestra del Teatro Massimo Bellini di Catania, per celebrare il traguardo dei primi vent'anni di attività della Ssc.
E a suggellare i festeggiamenti, di fronte al pubblico che ha gremito la corte centrale della sede, l'orazione civile sul Diritto alla Cultura nella Costituzione italiana di Salvatore Settis, archeologo e storico dell'arte di fama mondiale, a lungo direttore della Scuola Normale di Pisa, che ha definito la nascita della giovane istituzione catanese come «un atto di resistenza, capace di muovere le norme e di progettare il futuro».
Emozionato, il presidente Francesco Priolo, ha introdotto l'evento, un momento nel quale «la comunità della Ssc e di tutto l'ateneo si raccoglie, dimostrando il proprio senso di appartenenza», affermando che «tutti, responsabili, docenti, tutor, allievi e personale, sono consapevoli e onorati di far parte di un progetto che sin dall'inizio fu ambizioso e che si proietta oggi verso nuove sfide non meno impegnative».

Ambizioni e traguardi supportati dai dati sulle attività svolte, dettagliatamente riportati nella relazione poi svolta dal presidente Priolo, che ha tracciato le linee guida del prossimo futuro: mantenere gli standard del rigore e del merito, senza abbassare la guardia, attrarre giovani brillanti dal resto d’Italia, networking con le altre scuole superiori, partnership e collaborazioni con enti e imprese del territorio.

Ma era visibilmente entusiasta anche il rettore Francesco Basile, che ha ringraziato tutti i presidenti che si sono susseguiti alla guida della Scuola, riconoscendo loro di aver sempre «perseguito rigorosamente l’obiettivo della meritocrazia e della interdisciplinarietà, che sono alla base di questa struttura». «A noi – ha aggiunto il rettore, rivolgendosi alle autorità presenti e incoraggiando a più riprese i ragazzi, di cui si è detto orgoglioso – spetta anche il compito di individuare quei percorsi che consentano loro eventualmente di tornare, per contribuire al rilancio del nostro territorio».

E a chiusura della serata, la consegna delle pergamene di diploma ad undici allievi che hanno recentemente concluso il percorso di studi: Giulio Amara, Giovanni Antonio Cannetti, Filippo Contino, Dominic Genovese , Cristoforo Marco Grasso, Antonina Maria Mistretta, Giampaolo Pitruzzello, Domenica Raciti, Fabio Russo, Alessandro Sitta e Paola Tricomi.