Workshop sul canto bizantino

Al Seminario Arcivescovile di Catania si inaugura un percorso annuale per riscoprire il patrimonio musicale del Mediterraneo. In programma il concerto Intrecci bizantini, con il rinomato musicista ateniese Gerasimos Papadopoulos

Giuseppe Sanfratello

Innovativa la proposta artistica del gruppo di ricerca ‘Kalophonia’, creato e coordinato dall’associazione di promozione sociale AreaSud.

Si tratta di un percorso annuale di introduzione al canto bizantino, che vedrà il primo appuntamento nel weekend dal 20 al 22 gennaio al Seminario Arcivescovile di Catania (via Braille, 26).

Il progetto ha lo scopo di riscoprire e valorizzare il patrimonio musicale del Mediterraneo, a partire da quelle che sono le radici culturali dei repertori liturgici e paraliturgici di Sicilia e Calabria. Infatti, l’iniziativa è promossa anche dalle associazioni ‘Consorzio Musicisti Calabresi’, ‘Darshan’ e dal Monastero Ortodosso di San Giovanni Therestis Il Nuovo, di Stilo (RC).

Nella cornice della tre giorni catanese, il progetto sarà presentato dai suoi fondatori, Anna Maria Civico, Amedeo Fera e Maurizio Cuzzocrea; si alterneranno studiosi di chiara fama come Stefano Parenti (Università di Regensburg), che offrirà un’introduzione alla cultura greco-bizantina in Italia, e Donatella Bucca (Università di Messina), che tratterà della tradizione musicale bizantina custodita nei codici italo-greci di Messina.

Ospite speciale direttamente dalla Grecia sarà Gerasimos Papadopoulos, cantore ecclesiastico e rinomato musicista ateniese, che guiderà il laboratorio pratico di canto bizantino e si esibirà nel concerto "Intrecci bizantini", aperto gratuitamente al pubblico, che si svolgerà sabato 21 gennaio alle 21 nella Chiesa Regina Apostolorum, presso il Seminario Arcivescovile dei Chierici di Catania.

Insieme al repertorio bizantino ‘mainstream’, saranno eseguiti anche dei brani liturgici e paraliturgici della tradizione siculo-albanese e di Calabria, grazie alla partecipazione dell’ensemble ‘Kalophonia’, formata per l’occasione dai dottorandi Amedeo Fera (KU, Leuven) e Giuseppe Sanfratello (Università di Catania), insieme ad Anna Maria Civico, Barbara Spagnolo e Luisa Torresan.

Un viaggio quindi alla riscoperta di un patrimonio musicale testimone e frutto di una continua connessione con le sonorità e l’innografia del mondo ecclesiastico bizantino greco, una eredità che non si è mantenuta statica nel tempo ma che, dinamicamente, ha assorbito influenze esterne conservando un principio di organizzazione interna.

L’obiettivo finale del percorso sponsorizzato da AreaSud consiste nella costituzione di un coro che possa conoscere e studiare varie espressioni del repertorio liturgico bizantino, al fine di esibirsi in concerto al termine del 2023, nella programmazione del festival Zampognarea.

Per info e contatti: associazioneareasud@gmail.com, tel. 331.4861931.