SCENOGRAFIA

Anno accademico 2024/2025 - 4° anno
Docente: Vittorio FIORE
Crediti: 6
SSD: ICAR/16 - ARCHITETTURA DEGLI INTERNI E ALLESTIMENTO
Organizzazione didattica: 150 ore d'impegno totale, 102 di studio individuale, 48 di lezione frontale
Semestre:

Risultati di apprendimento attesi

Il corso mira a fornire le conoscenze e le capacità di comprensione per una lettura (anche tecnologica) di una scenografia, che consenta di collocarla come prodotto nel panorama artistico; a sviluppare capacità critiche cogliendo il ruolo e la valenza drammaturgica nello spettacolo teatrale. Secondo i descrittori di Dublino gli studenti gli studenti dovranno, alla fine del corso, acquisire:

  1. Conoscenza delle tematiche fondamentali della Storia della Scenografia (con particolare riferimento al periodo dal XX secolo ai nostri giorni) e dei principi dei maggiori teorici, che consenta di rafforzare le capacità di elaborare idee originali controllandone la sostenibilità produttiva (riconoscimento delle tecnologie adottate, del grado di praticabilità fornita, di adattabilità alle tipologie di palcoscenico e di teatro: lettura dei requisiti: smontabilità, trasportabilità, compatibilità dimensionale, stoccaggio).
  2. Capacità di lettura di un progetto scenico nei suoi caratteri semantici e semiologici, con analisi dei riferimenti artistici e individuazione delle valenze drammaturgiche. spesso subordinato alla costruzione di un complesso programma di ricerca;
  3. Capacità di applicare le conoscenze a tematiche innovative o non  ancora affrontate, o inserite in contesti interdisciplinari da riconnettere al proprio settore di studio;
  4. Capacità di riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate a decisioni produttive;
  5. Saper comunicare in modo chiaro, sintetico e privo di ambiguità i progetti o le loro letture critiche a interlocutori specialisti e non specialisti; aver sviluppato capacità che consentano di continuare a studiare e a lavorare nel settore spettacolo in modo autonomo.

Per la valutazione dell’apprendimento si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal candidato.


Modalità di svolgimento dell'insegnamento

·         lezioni frontali;

·         seminari di esperti, visita a cantieri scenografici;

·         spettacoli a teatro e successive discussioni critiche,

·         prove pratiche in itinere

Prerequisiti richiesti

Avere acquisito nozioni minime di progetto

Frequenza lezioni

La frequenza delle lezioni non è obbligatoria, tuttavia è consigliata. La partecipazione attiva alle lezioni favorisce l’acquisizione delle specifiche competenze disciplinari e la capacità di integrazione delle conoscenze relative a tematiche nuove o non familiari, anche grazie alla possibilità di discussione critica degli argomenti trattati.

E' necessario partecipare almeno alle prove pratiche, quando calendarizzate.

Contenuti del corso

In coerenza con gli obiettivi la disciplina indaga gli indirizzi contemporanei sui temi dello spazio scenico, articolandosi secondo due aspetti:

  • il primo riguarda i radicali cambiamenti dello spettacolo teatrale e soprattutto dello spazio scenico nel Novecento; tale tematica è affrontata attraverso un excursus storico delle profonde modificazioni che coinvolgono la scrittura teatrale, lo spazio scenico, i luoghi deputati ad ospitare lo spettacolo, attraverso casi studio emblematici;
  • il secondo aspetto è quello delle tecnologie per la produzione teatrale, impostato relativamente all'interpretazione del termine tecnologia: tecnologia è principalmente studio e gestione del processo che porta alla nascita di un prodotto, nel caso specifico di tipo artistico e performativo; in seconda battuta si tratteranno i processi di modificazione di elementi materiali ed immateriali destinati a scenografie, che implicano trasferimento tecnologico sia da campi artistici che da altri campi produttivi.

Per il primo aspetto si affronteranno i cambiamenti nell'uso del testo, del corpo e dello spazio a partire da alcuni pionieri -autori, scenografi e architetti- affrontati attraverso il periodo storico che culmina nella elaborazione del “Manifesto di Ivrea sul Nuovo Teatro” (1967), fino ai nostri giorni.

Un particolare sguardo sarà dedicato a produzioni nate da 'scritture sceniche' prive di un testo di riferimento a monte del progetto, ove la scenografia ha un ruolo drammaturgico attivo nella struttura dello spettacolo, da elemento di rappresentazione di luoghi a “spazio-racconto”.

Inoltre saranno trattati in breve le ricadute delle innovazioni tecnologiche e della multimedialità nel progetto scenico.

Per il secondo percorso si affronteranno gli aspetti peculiari delle produzioni teatrali: artistici, tecnici, normativi e organizzativi, cercando di osservare le strategie di sostenibilità per enti teatrali, con attenzione alle valenze della rigenerazione di contesti sociali e territoriali. Verranno inoltre visionati bozzetti e progetti esecutivi di scenografie (materiale fornito dal docente).

L'allievo potrà approfondire alcuni aspetti trattati attraverso applicazioni pratiche e incontri con tecnici esperti di vari settori, in partnership con enti teatrali, nell'ambito di seminari dedicati cui seguiranno verifiche con prove in itinere

Testi di riferimento

A. Evoluzione del rapporto spazio teatrale - spazio scenico 

Testo :

- C. Titomanlio, Sul palco. Storia della scenografia e dell’architettura teatrale, La casa Usher, VoLo Publischer, 2019 (selezione di pagine).

 

B. Progettare la scena: evoluzioni tecno-drammaturgiche

Testi:

V. Fiore, Scenografie portatili, Siracusa, LetteraVentidue, 2015, pp. 57-77.

F. Bono, Dossier Ivrea 1967: il programma e la cronaca, in «ATeatro. Webzine di cultura teatrale», 27/04/2007, on line: http://www.ateatro.it/webzine/2007/04/27/dossier-ivrea-1967-il-programma-e-la-cronaca .

 

D. Approfondimenti monografici: casi studio (uno a scelta dello studente tra i seguenti):

- A.M. Monteverdi, La Walhalla machine: Lepage e Wagner, annamonteverdi.it, 9/1/2014. On line:

https://www.annamonteverdi.it/digital/la-walhalla-machine-robert-lepage-wagner/

- V Fiore, Carmine Maringola, scenografo/attore. La scena recitante per Emma Dante, Siracusa, LetteraVentidue, 2020, pp.19-75.

V. Fiore, Alla maniera Greca. Progettare la scena della tragedia fra innovazione e consenso, in «Stratagemmi. Prospettive Teatrali», nn. 38-39, 2019, pp. 159-172. 


Il docente fornirà dispense o caricherà su piattaforma Studium articoli e selezione di estratti non consultabili o tratti da testi non più in commercio.

Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1A. Evoluzione del rapporto spazio teatrale - spazio scenico ( B. Progettare la scena: evoluzioni tecno-drammaturgiche C. Processo produttivo  

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Una prima prova pratica (da realizzare tra casa e aula) si svolgerà a inizio corso e verterà su un progetto scenico proposto; una seconda prova (orale) si svolgerà in corrispondenza della conclusione del corso (esame) e verterà su un breve testo a scelta e sulla discussione del progetto (tema d'anno).

Per la valutazione delle conoscenze si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, della proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal/la candidato/a.

La frequenza delle lezioni non è obbligatoria, tuttavia è consigliata. La partecipazione attiva alle lezioni favorisce l’acquisizione delle specifiche competenze disciplinari e la capacità di integrazione delle conoscenze relative a tematiche nuove o non familiari, anche grazie alla possibilità di discussione critica degli argomenti trattati.

Esempi di domande e/o esercizi frequenti

1.  Evoluzione dello spazio scenico nel ‘900 tra drammaturgia, arte attoriale e innovazioni tecnologiche.

2.  Pionieri dell’arte scenica.

3.  Caratteri semantici, semiologici e funzionali delle scenografie attraverso esempi scelti.

4.  Analisi delle tecnologie adottate e dei materiali in rapporto agli esiti percettivi.

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