LABORATORIO DI PROGETTO 4 - ARCHITETTURA DEGLI INTERNI

Anno accademico 2015/2016 - 4° anno
Docenti Crediti: 15
SSD
  • ICAR/14 - COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA
  • ICAR/16 - ARCHITETTURA DEGLI INTERNI E ALLESTIMENTO
Organizzazione didattica: 375 ore d'impegno totale, 195 di studio individuale, 180 di lezione frontale
Semestre:
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Prerequisiti richiesti

  • DISEGNO INDUSTRIALE

    Il superamento degli esami di laboratorio precedenti, la frequenza, le revisioni dei disegni e del materiale prodotto.


Frequenza lezioni

  • DISEGNO INDUSTRIALE

    la frequenza alle lezioni è obbligatoria.


Contenuti del corso

  • DISEGNO INDUSTRIALE

    «… mentre in passato esistevano prodotti creati manualmente o solo parzialmente con interventi meccanici (ceramica, vetro), destinati a scopi pratici e utilitari, e provvisti di qualità estetiche (utensili, armi, arnesi preistorici, suppellettili, ecc.), e altresì numerosi elementi modulari, parzialmente e anche totalmente standardizzati, soltanto ai nostri giorni – ossia dopo l’avvento della rivoluzione industriale – si è data la produzione di oggetti, di sagome, di modelli, in grado di essere riprodotti in serie, e tali da adempiere, oltre che ad una funzione pratica-utilitaria, anche ad una estetica. De l resto lo stesso quoziente utilitario e funzionale non è del tutto indispensabile quale componente essenziale del disegno industriale. (Ed è, anzi, questo, uno dei più frequenti abbagli di chi ancora ritiene necessaria la presenza di una componente funzionale alla base dell’oggetto industrialmente prodotto»[1].


    Il modulo di Disegno Industriale intende offrire conoscenze teoriche e pratiche inerenti il disegno industriale e la sua storia, in Italia e all’estero, mettendo in evidenza il contesto culturale e storico di ogni oggetto e fenomeno. Si mira inoltre ad individuare le caratteristiche della figura del designer, ruolo principe della disciplina, e gli strumenti che, di volta in volta, è possibile adoperare. Si tratta di analizzare i prodotti e le loro teorie, le motivazioni e le potenzialità espresse, le innovazioni e i materiali. A tal fine si individueranno alcuni oggetti cardine di ogni periodo e si comporranno delle schede.

    Il modulo inoltre intende seguire i dettami universali e le richieste a livello globale e locale del Disegno Industriale, diretti all’innovazione del processo e soprattutto del prodotto in chiave sostenibile. Gli strumenti per fare ciò non possono che essere dati dal passato e dal presente, dalla storia del design e dalle sue sfaccettature contemporanee. Lo scopo è una crescita culturale indirizzata alla progettazione per giungere ad una concezione innovativa, futura e futuribile, dello spazio contemporaneo, del vivere odierno, proponendo configurazioni diverse e soluzioni diverse per lo stesso oggetto. Le risorse a disposizione, i materiali, la materia, possono diventare interessante campo di sperimentazione in un’ottica di sostenibilità contemporanea.

     


    • [1] G. Dorfles, Introduzione al disegno industriale, Piccola Biblioteca Einaudi, Giulio Einaudi editore, Torino, 1962 e 2001, pp.11-12.

Testi di riferimento

  • DISEGNO INDUSTRIALE

    Bibliografia di base

    • Gillo Dorfles, Introduzione al disegno industriale, Piccola Biblioteca Einaudi, Giulio Einaudi editore, Torino, 1962 e 2001.
    • Renato De Fusco, Storia del Design, Laterza, Roma-Bari, 1985-2002.

    Bibliografia integrativa consigliata

    • Bruno Munari, Da cosa nasce cosa: appunti per una metodologia progettuale, G. Laterza & Figli Spa, Roma- Bari 2007.

Programmazione del corso

DISEGNO INDUSTRIALE
 ArgomentiRiferimenti testi
1storia del designRenato De Fusco, Storia del Design, Laterza, Roma-Bari, 1985-2002. 
2evoluzione tecnologica del designRenato De Fusco, Storia del Design, Laterza, Roma-Bari, 1985-2002. 
3artigianato e industriaRenato De Fusco, Storia del Design, Laterza, Roma-Bari, 1985-2002. 
4i problemi del designBruno Munari, Da cosa nasce cosa: appunti per una metodologia progettuale, G. Laterza & Figli Spa, Roma- Bari 2007. 

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

  • DISEGNO INDUSTRIALE

    L'esame verterà sulla visione degli elaborati realizzati durante il corso e sulla prova orale improntata sulla conoscenza, sull'analisi e sulla critica dei testi inseriti in bibliografia.

    Condizione necessaria al supermanento dell'esame è la teoria del recupero edilizio e urbano, la sua evoluzione e lo stato dell'arte oggi.

    L’esposizione orale può essere integrata da disegni e spiegazioni grafiche.

    La valutazione finale tiene conto della preparazione mostrata e della qualità e completezza degli elaborati grafici prodotti durante il corso delle lezioni e durante le attività intensive di workshop, vagliati secondo i seguenti criteri: Conoscenza dei contenuti; Chiarezza espositiva; Completezza della trattazione; Padronanza del linguaggio tecnico codificato; Capacità grafica.